Il fondatore di Rete Cowo®: Massimo Carraro
Massimo Carraro è il fondatore di Rete Cowo®, nonché la prima persona ad aver aperto uno spazio di Coworking in Italia (si tratta dello spazio “Cowo® Milano Lambrate” di via Ventura 3, tuttora aperto e gestito dal suo team di lavoro).
Il percorso di carriera di Max, prima di diventare il primo imprenditore del settore del Coworking in Italia, lo ha impegnato nell’ambito della comunicaizone e del marketing.
L’inizio della carriera di Massimo Carraro è nel mondo della comunicazione
Massimo Carraro è stato per 10 anni senior copywriter per le maggiori agenzie di pubblicità degli anni ’80 e ’90 (5 anni in Canard Advertising a Torino e 5 anni in Pirella Goettsche Lowe a Milano), prima di aprire la propria agenzia di comunicazione in società con l’art director Laura Coppola.
Con Monkey Business/advertising in the jungle ha seguito, fino al 2016 le attività di advertising offline e online di brand quali Matilde Vicenzi, Mr.Day, Febal Cucine, Kickers, Philip Watch, BolognaFiere.
Nel 2008, cercando una soluzione smart per la sede della propria agenzia, scopre il Coworking e ne è subito affascinato. Quello che lo attira, in questa modalità nuova di utilizzare gli spazi lavorativi in chiave di relazione, e da subito attiva un progetto di comunicazione volto a far notare la sua iniziativa pionieristica al neonato Coworking di Lambrate a Milano.
Siamo nel periodo in cui – prima del nascere dei social network – Internet sviluppa le prime forme di siti interattivi, i blog. Ed è con un blog su WordPress.com che Massimo Carraro sperimenta nuove forme di comunicazione ed emerge in quell’ecosistema comunicativo nascente di quegli anni, la cosiddetta blogosfera, come iniziatore del Coworking.
Massimo Carraro avvia il primo Coworking in Italia

Il 1° Aprile 2008 nasce Cowo® Milano Lambrate, lo spazio di via Ventura 3 che costituisce il primo Coworking space d’Italia.
Il primo soggetto ad utilizzare il nuovo spazio di Coworking è un’italiano che vive a Londra, il quale conosce prima Max online, e successivamente, in occasione di un periodo di lavoro a Milano, “inaugura” le scrivanie del Cowo.
In questo periodo, Laura e Max – pur lavorando principalmente per i clienti della loro agenzia Monkey Business – mettono le basi del progetto “Cowo® Network”, una Rete collaborativa, non speculativa, lontana dalle logiche dei franchising, basandosi sull’esperienza diretta del Coworking presso Monkey Business.
Nel corso dei primi mesi di vita del progetto Cowo®, infatti, si avvicinano spontaneamente a Max e Laura vari soggetti, da varie città d’Italia, i quali manifestano interesse a un progetto comune: nasce così ufficialmente, annunciata durante una serata del gruppo “Girl Geek Dinner”, Rete Cowo®, ossia la declinazione in Network di ciò che che era nato e stava sviluppandosi nel Cowo® numero 1, quello di via Ventura 3 a Lambrate, Milano.
La filosofia di Massimo Carraro
Il punto di vista di Max, in particolare, rispetto al progetto di Network, ha riguardato da subito la possibilità di dare forza e presenza all’idea di Coworking attraverso la condivisione di un sapere, e soprattutto di un brand condiviso (visione ispirata dichiaramente dal progetto di open hardware “Arduino”).
Il mantra nella testa di Massimo Carraro in questo periodo è rilevanza.
La cosa è ben descritta nei capitoli iniziali del suo libro “Ho fatto un Coworking, anzi 100 – Storia di Cowo®” che riporta, a pag. 40 un punto di vista preciso:
Se rimaniamo da soli, saremo sempre un piccolo Coworking nella periferia di una grande città, sconosciuti se non da pochi aficionados.
Se saremo tanti, saremo tanti anche nella comunicazione, saremo tanti nella reputazione online, saremo tanti a risolvere i problemi, saremo tanti a imparare le cose giuste, saremo tanti a fare esperienza, saremo tanti a fare le cose giuste.
Se saremo tanti, sarà tutto più facile, compreso diventare importanti.
L’impegno nel Coworking e nella Rete Cowo®

Da quel momento, lo sviluppo di Rete Cowo® è stato graduale e costante, fino a raggiungere, negli anni a seguire, oltre 100 spazi di Coworking in tutta Italia, realtà che scelgono di far parte di un progetto condiviso che mette in comune numerosi aspetti ed attività, tutte armoniosamente calibrate per raggiungere obiettivi di successo commerciale, senza snaturare la natura collaborativa e aperta che contraddistingue il Coworking nella visione di Cowo®.
Peculiarità del Network Cowo® a cui i fondatori Massimo Carraro e Laura Coppola rimangono fedeli nel tempo è quella di proporre l’attività di Coworking non già a imprenditori interessati a farne un’impresa tout court, fondata interamente sul Coworkimg, ma a quelle realtà professionali già esistenti che dispongono, per i motivi più disparati, di spazi professionali in eccedenza,
In questo modo, secondo Max, si rimettono in circolo risorse che altrimenti rimarrebbero inutilizzate, e al tempo stesso si crea una doppia opportunità: per chi desidera uno spazio dove lavorare in modo smart, che trova un’opzione senza vincoli e sostenibile, sia per chi offre lo spazio, che ne realizza un guadagno economico e relazionale.
Il Coworking secondo Rete Cowo® ha due gambe: una data dall’aspetto economico, una dall’aspetto relazionale: se non ti interessano entrambe il tuo Coworking difficilmente starà in piedi
sempre il Carraropensiero sul Coworking.
Massimo Carraro: autore e divulgatore
I primi anni del progetto Cowo® vedono il Network come un po’ il papà del movimento Coworking, è infatti Rete Cowo® che organizza, per ben 12 volte tra il 2010 e il 2020, gli eventi di livello nazionale CowoCamp e CowoShare.

La partecipazione a queste occasioni di incontro, che coinvolge persone e soggetti da tutta Italia, permette la divulgazione del Coworking in modo trasversale ed aperto, grazie anche al fatto che Massimo e il suo gruppo di lavoro coinvolgono a più riprese protagonisti di vari ambiti, comprese diverse istituzioni (Comune di Milano, Università Cattolica, Politecnico di Milano ecc).
Man mano che l’ecosistema Coworking vede nuovi player, Massimo sente il bisogno di un documento valoriale che descriva l’approccio unico e distintivo di Rete Cowo® all’attività di Coworking: è il 2011 e nasce così il “Cowo® Manifesto – Cos’è il Coworking per noi”, 10 punti in cui si evidenzia ciò in cui credono i fondatori, e di conseguenza ciò su cui si basa ogni progetto di Coworking a marchio Cowo®.
Da quel momento il Cowo® Manifesto è l’articolo 1 del contratto di collaborazione che viene stipulato tra il Network e i singoli operatori di Coworking, a rappresentare l’impegno concreto a favore di una visione con forte focus sui valori, in particolare di relazione.
Il 2016 segna il momento in cui Max e Laura decidono di concentrare le proprie energie esclusivamente sul Coworking, lasciando quindi definitivamente il lavoro per l’agenzia di comunicazione Monkey Business, che peraltro continua l’attività in quanto società proprietaria del brand Cowo®.
In occasione dei ripetuti lockdown in periodo pandemico, il fondatore di Rete Cowo® si ricava il tempo per scrivere il libro che da tempo ha in mente, nasce così “Ho fatto un Coworking, anzi 100 – Se la relazione viene prima del business: storia di Cowo®, 248 pagine in cui l’avventura del Coworking viene raccontata in prima persona da Massimo, che compare sulla copertina impugnando la matita rossa “Love Cowo®” che tutti gli spazi Cowo® utilizzano.

Il libro ha la prefazione di Ivana Pais, professoressa ordinaria di sociologia economica della facoltà di economia all’Università Cattolica del Sacro Cuore, e la postfazione di Cristina Tajani, all’epoca assessora alle politiche del lavoro e delle attività produttive del Comune di Milano, successivamente eletta senatrice.
Dalla prefazione di Pais:
In queste pagine c’è l’onestà di quelli che sono stati definniti gli “eroi quotidiani, di chi fa innovazione non per seguire le mode o p ercostruire la propria identità comne innovatore, ma perché ci vede un valore per sé e per altri, e riflette su come implementare nuove strategie nel nsotro tessuto socio-economico.
Dalla postfazione di Tajani:
Dal dialogo del Comune di Milano con Rete Cowo® scaturirono, nel 2013 le prime politiche per sostenere la nascita e la diffusione delle esperienze di lavoro condiviso, i primi incentivi a favore di chi utilizzava questi spazi e successivamente a sostegno degli investimenti sul Coworking. La Rete è stata poi coinvolta in sperimentazioni successive, a partire da quella sul Lavoro Agile, che ha esteso l’interesse per il Coworking al mondo del lavoro dipendente. Una strategia di lungo periodo che ha visto il Comune di Milano ricevere riconoscimenti a livello nazionale e internazionale
Massimo è autore di molti dei contenuti presenti su Cowo.it, piattaforma nata nel 2009 dalla sua visione di un Network di Coworking spaces che ritrovano un forte punto di aggregazione online nel sito di riferimento del Network, appunto Cowo.it.
L’attività di divulgazione a favore del Coworking che Massimo porta avanti comprende, fin dagli anni 2008-2009, partecipazioni a incontri pubblici, interviste e contributi all’evoluzione socio-culturale de quella che è diventata una significativa espressione dell’organizzazione del lavoro dei nostri tempi.
Il sito personale di Massimo Carraro
Se desideri saperne di più sulla carriera e sulle attività di Massimo Carraro, puoi visitare il suo sito personale all’indirizzo MassimoCarraro.com oppure il suo profilo personale su LinkedIn.
Qui troverai ulteriori dettagli sulla sua visione del Coworking, sui progetti attuali e sulle riflessioni che guidano il suo impegno quotidiano all’interno di Rete Cowo.
Qui sotto:
- videointervista “Perché creare un Coworking”(52 minuti)
- videointervista “I protagonisti della Community economy” (17 minuti)
- podcast “A proposito di… Massimo Carraro” (50 minuti)
- podcast “Freelance al Coworking con Massimo Carraro” (29 minuti)