WeCrashed: serie tv sul Coworking
La miniserie tv Coworking WeCrashed, prodotta da Apple TV+ e uscita nel 2022, porta sullo schermo una delle storie imprenditoriali più discusse degli ultimi anni: la nascita, l’espansione fulminea e il clamoroso crollo di WeWork, la società che ha ridefinito il concetto di spazio di lavoro condiviso.
Interpretata da Jared Leto (Adam Neumann) e Anne Hathaway (Rebekah Neumann), la serie è un mix di dramma, business e riflessione culturale che tocca temi importanti, tra startup, cultura del lavoro e modelli di business legati al Coworking.
Il fenomeno WeWork
Per capire appieno la serie, bisogna partire dalla storia vera. Fondata nel 2010 a New York, WeWork voleva rivoluzionare il concetto di ufficio: non più scrivanie anonime, ma spazi belli, flessibili e divertenti.
Il modello di business si basava sull’affitto di grandi spazi, ristrutturati e poi subaffittati a startup, freelance e aziende, con servizi premium e un forte senso di appartenenza.
WeWork è stata, per un periodo, il simbolo del boom del Coworking a livello globale, aprendo sedi in tutto il mondo (compresa l’Italia) e diventando sinonimo di “nuovo modo di lavorare”.
Il fascino e i rischi della community first
Uno dei concetti chiave che emergono in WeCrashed è la filosofia community first. Adam e Rebekah non vendevano solo scrivanie, ma un’esperienza: eventi, networking, workshop e una cultura aziendale quasi religiosa.
Questo approccio ha attirato migliaia di membri, che non vedevano WeWork come un ufficio, ma come un luogo per crescere, connettersi e creare.
Tutto bellissimo, anzi forse troppo bello per essere vero. Come ha fatto notare il nostro fondatore Max Carraro in un’analisi della vicenda imprenditoriale di WeWork:
Ogni ufficio doveva pullulare di persone. La musica doveva essere ovunque. L’atmosfera, fighissima, sempre. Alcuni gruppi dovevano lavorare insieme intensamente, altri svagarsi nelle aree gioco, altri ancora, nelle zone break, festeggiare successi brindando. Ed era tutto finto. Tutto messo in scena ad arte.
Dietro? Un modello finanziario fragile, troppo dipendente da una crescita infinita e dal continuo afflusso di capitali.
Interpretazioni e stile registico di WeCrashed
Creata da Lee Eisenberg e Drew Crevello, e diretta per i primi episodi dalla brillante coppia John Requa e Glenn Ficarra, WeCrashed ha tra i suoi punti di forza la cura maniacale nella ricostruzione dell’ambiente WeWork: interni, arredi, eventi e atmosfera sono riprodotti con fedeltà.
Le interpretazioni di Leto e Hathaway sono intense: non imitano soltanto, ma incarnano i personaggi, rendendo credibili le loro scelte folli e visionarie.
- Adam Neumann: carismatico, ambizioso, capace di convincere investitori miliardari.
- Rebekah Neumann: partner, moglie e anima spirituale dell’azienda, con idee spesso eccentriche.
La regia alterna toni ironici e drammatici, sottolineando il paradosso di un’azienda che voleva “elevare il mondo” ma finì travolta dalle proprie ambizioni.
Stile, ritmo e fedeltà alla realtà per la serie tv sul coworking
Uno degli elementi che rende WeCrashed una serie tv sul Coworking così efficace è la sua capacità di mescolare intrattenimento e accuratezza storica. La sceneggiatura alterna momenti di pura tensione drammatica a scene più leggere, riuscendo a restituire la personalità magnetica e imprevedibile di Adam Neumann senza cadere in una semplice caricatura.
La fotografia è curata nei minimi dettagli: gli ambienti di WeWork sono ricreati con precisione, dagli open space luminosi alle aree relax ricche di design, trasmettendo allo spettatore il fascino che l’azienda esercitava sui suoi membri.
Anche le scelte musicali sono un punto di forza: le canzoni accompagnano i momenti chiave e rafforzano il ritmo narrativo.
Pur romanzando alcuni passaggi, WeCrashed riesce a rimanere fedele alla sostanza degli eventi reali, aiutando lo spettatore a comprendere le dinamiche umane e imprenditoriali dietro il fenomeno WeWork. È un equilibrio raro, che la rende appetibile sia per chi conosce già la storia, sia per chi si avvicina al tema per la prima volta.
Serie tv Coworking: cosa racconta “WeCrashed” episodio per episodio
Senza fare spoiler pesanti, la serie segue un filo narrativo chiaro.
- Nascita dell’idea: Adam individua il bisogno di spazi flessibili.
- Espansione globale: apertura di sedi ovunque, raccolta di miliardi da investitori come SoftBank.
- Eccessi e contraddizioni: feste milionarie, decisioni azzardate, obiettivi sempre più ambiziosi.
- IPO fallita: il crollo in Borsa e l’uscita di scena del fondatore.
Il tutto raccontato con un ritmo che alterna dramma personale e dinamiche di business, mantenendo sempre la tensione narrativa alta.
Dove vedere “WeCrashed” e a chi è consigliata
La serie è disponibile su Apple TV+.
Guardare WeCrashed è utile non solo per chi ama le serie tv e le storie d’amore, ma anche a imprenditori e startup founder; appassionati di storie aziendali e in generale chi vuole capire meglio il rapporto tra business, brand e comunità.
I professionisti del Coworking possono trovare nella serie alcuni spunti preziosi per il loro lavoro. Queste secondo noi sono alcune delle lezioni che se ne possono trarre.
- Visione e gestione devono convivere: avere idee rivoluzionarie richiede anche disciplina operativa e finanziaria (un business plan dettagliato e realistico è indispensabile).
- Il brand è potente, ma non basta: senza sostenibilità economica, nessun sogno regge.
- La community va curata, non sfruttata: creare legami autentici è diverso dal monetizzarli a tutti i costi.
Il Coworking è vivo, il sogno continua
La serie tv Coworking WeCrashed è così una riflessione sul come e perché far crescere una community, senza perdere di vista l’equilibrio economico. WeCrashed non è un funerale per il Coworking, ma un promemoria: il vero valore degli spazi condivisi sta nelle persone e nella loro interazione.
WeWork ha mostrato quanto un’idea possa scalare, ma anche quanto sia fragile senza fondamenta solide. Per chi lavora o frequenta un Coworking, la serie è un invito a guardare oltre l’hype e a costruire legami e progetti duraturi.
Il crollo di WeWork non ha fermato il Coworking. Anzi: il settore è maturato.
WeWork e Coworking indipendente: due modelli a confronto
La serie tv coworking WeCrashed mostra un modello di crescita rapida, basato su investimenti miliardari e una forte centralizzazione del brand. Ma il mondo del Coworking è molto più vario: accanto ai colossi globali, esiste una rete di spazi indipendenti che operano con logiche diverse.
Nei Coworking indipendenti, come quelli di Rete Cowo®, la priorità è creare relazioni reali e durature, radicate nel territorio. Gli spazi sono gestiti da professionisti locali, attenti alle esigenze della comunità e orientati alla sostenibilità a lungo termine.
Questa differenza di approccio è cruciale: se WeWork puntava a “cambiare il mondo” con un modello uniforme e scalabile, il Coworking indipendente valorizza la diversità e la personalizzazione. È una filosofia che mira non solo a offrire postazioni di lavoro, ma a generare un impatto positivo sulla vita professionale e sociale delle persone che lo vivono.